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L’economia delle emozioni

Il ruolo dell’Emotion AI nel mercato odierno

C’è stato e tuttora persiste un grosso divario informativo tra ciò che pensiamo sia in grado di fare l’Intelligenza Artificiale e quello che fa realmente. La nostra percezione è stata influenzata durante il corso degli anni dalla letteratura, dalla cinematografia e dai videogiochi, alimentando ulteriormente la nostra già fervida fantasia.

Stiamo vivendo un fiorente rinascimento dell’AI, che ha subito numerosi stop and go nel corso dei decenni. Da oggi però possiamo osservare un chiaro segnale di crescita e diffusione in molteplici ambiti. Tutti noi, più o meno consapevolmente, utilizziamo quotidianamente servizi basati sull’intelligenza artificiale. Questo sviluppo costante ha fatto sì che anche l’Emotion AI abbia raggiunto un elevato livello di performance, permettendo di fornire risultati sempre più precisi e attendibili.

Nello stesso modo in cui l’intelligenza artificiale impara ad interpretare e rispondere alle emozioni umane, i decision maker dovranno iniziare a considerare come questa cambierà le loro attività e giocherà un ruolo determinante nel futuro delle aziende.

Cos’è l’Emotion AI

Emotion AI è ramo specifico dell’intelligenza artificiale che si occupa di, studiare e sviluppare, software o devices in grado di comprendere gli stati affettivi umani. È una tecnologia in grado di rilevare accuratamente le emozioni delle persone, attraverso segnali come le micro espressioni del volto, la prosodica e la postura del corpo.

È attualmente in uso in svariati campi applicativi tra cui le ricerche di mercato, la sicurezza, la salute e molto altro ancora. L’applicazione concreta di questa tecnologia è molto ampia e completamente cross-industry. Di fatto noi esseri umani, posti di fronte a un qualsiasi stimolo, reagiamo sempre con una risposta emotiva. Accade ad esempio durante una conversazione con altre persone, guardando un video, gustando un sapore o ascoltando una canzone. Non possiamo mentire su quello che proviamo. Il nostro filtro cognitivo subentra solo in un secondo momento, lasciando inizialmente spazio all’espressione inconscia delle emozioni.

Quest’area specifica dell’intelligenza artificiale si concentra sullo sviluppo di algoritmi con un fine specifico: migliorare il modo in cui le macchine si integrano nella nostra vita. Possiamo definire l’emotion AI come un human life improver.

Mercato

Il settore dell’Emotion AI è in grande fermento. Tutte le big company stanno puntando gli occhi su questa tecnologia il cui valore globale atteso nel 2024 è di 91.67 miliardi di dollari. Con stime di crescita anno su anno del 40.46% (fonte Mordor Intelligence). Le aspettative non sono solo economiche. L’affective computing aiuterà ad avere una sempre maggiore comprensione delle persone, di quello che provano e del motivo per cui lo provano. Rendendo di fatto l’interazione tra l’uomo e la tecnologia più simile a quella tra uomo-uomo.

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Il valore delle emozioni

Le emozioni sono parte integrante, e funzionale, della vita di tutti gli esseri viventi, animali compresi. Hanno contribuito significativamente alla nostra sopravvivenza ed evoluzione e sono il perfetto collegamento tra quello che proviamo e le nostre azioni. Si stima che più del 90% dei nostri comportamenti sia determinato proprio da esse. Che si tratti di decisioni in ambito relazionale, di acquisto o economiche le nostre emozioni concorreranno a definirne la scelta finale. Poter analizzare e comprendere le reazioni emotive delle persone è quindi un asset strategico nell’economia delle emozioni. 

Perché siamo nell’economia delle emozioni?

Grazie agli psicologi Tversky e Kahneman con la Prospect Theory, e successivamente all’economista Richard Thaler viene definito quel ramo dell’economia che oggi conosciamo con il nome di “comportamentale”. Dimostrando, di fatto, che qualsiasi decisione umana viola sistematicamente i principi della razionalità. Questa consapevolezza apre uno scenario nuovo, ed estremamente importante sulla comprensione dei nostri comportamenti.

Le emozioni sono dati. Sono segnali biologici funzionali alle nostre decisioni di un enorme valore. Pensiamo, ad esempio, al mondo del marketing e della comunicazione dove è possibile fornire informazioni cruciali sull’efficacia di uno stimolo. Intendendo per stimolo, qualsiasi elemento di comunicazione, che venga in contatto con il target (video, audio, prodotto, packaging o campagna di comunicazione).
Nel concreto, di quali dati potremo usufruire?

  • L’impatto emotivo complessivo degli stimoli, anche in modalità comparativa (A/B test)
  • Quali emozioni vengono sollecitate e in quale momento
  • L’efficacia sui canali social (condivisione e propensione al click)
  • Su quale target è più performante al fine di migliorare l’efficienza allocativa dei budget media.

L’Emotion AI nelle ricerche di mercato

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Futuro

La standardizzazione della tecnologia renderà necessario “re-immaginare” diversi scenari. Dovremo ripensare alle metodologie di analisi, all’interazione day-by-day delle persone con i devices e sfruttare al meglio l’impatto positivo che l’Emotion AI porterà nelle nostre vite.

È chiaro che oggi i decision maker di qualsiasi settore merceologico possono contare su nuove informazioni. Informazioni emotivo comportamentali fino a poco tempo fa impensabili da ottenere in modo rapido e affidabile.

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